"Finché ogni forma non avrà trovato la sua città, nuove città continueranno a nascere"
Un omaggio a Italo Calvino e alle sue Città Invisibili
21 - 30 marzo 2025 Pavia
LE CITTA' DESERTE
Racconti di cinque nuove città invisibili
Riprendendo la suddivisione in categorie che organizza i testi de Le città invisibili, al link potete leggere cinque brevi racconti per una nuova categoria: "Le Città Deserte"
PROCOPIA
Le città continue. 3.
Stampa multipla industriale su cartoncino
8,5 x 5,5 cm
All'ingresso della mostra, il visitatore trova delle carte con la scritta "PRENDIMI" appoggiate su di un tavolino. Senza ricevere istruzioni, può prendere una carta. All'interno della mostra, c'è un tavolo con un cartello con la scritta "Voi siete qui" e una composizione fatta di carte uguali a quella che il visitatore ha in mano. Può decidere di tenersi la carta oppure di appoggiarla sul tavolo, interagendo con la composizione.
Ogni anno nei miei viaggi faccio sosta a Procopia e prendo alloggio nella stessa stanza della stessa locanda. Fin dalla prima volta mi sono soffermato a contemplare il paesaggio che si vede spostando la tendina della finestra. Sono sicuro che la prima volta non si vedeva nessuno; è stato solo l’anno dopo che, a un movimento tra le foglie, ho potuto distinguere una faccia tonda e piatta. Dopo un anno erano in tre, e al mio ritorno ce ne vidi sei. Ogni anno, appena entrato nella stanza, alzavo la tendina e contavo alcune facce in più: sedici; ventinove; quarantasette. Si somigliano, sembrano gentili. Quest’anno, infine, ad alzare la tendina, la finestra inquadra solo una distesa di facce: da un angolo all’altro, a tutti i livelli e a tutte le distanze.
ISIDORA
Le città e la memoria. 2.
Monotipo B/N colorato in acrilico
Carta Fabriano FA4 21,5 x 29,5 cm
Inciso 15 x 22,5 cm
Isidora è la città dove i palazzi hanno scale a chiocciola incrostate di chiocciole marine, dove si fabbricano a regola d’arte cannocchiali e violini, dove quando il forestiero è incerto tra due donne ne incontra sempre una terza. Nella piazza c’è il muretto dei vecchi che guardano passare la gioventù. Il viaggiatore è seduto con loro. I desideri sono già ricordi.
EUFEMIA
Le città e gli scambi. 1.
Monotipo B/N colorato in acrilico
Carta Fabriano FA4 21,5 x 29,5 cm
Inciso 15 x 22,5 cm
Nella città di Eufemia, la notte accanto ai fuochi tutt’intorno al mercato, seduti sui sacchi o sui barili, o sdraiati su mucchi di tappeti, a ogni parola che uno dice – come “lupo”, “sorella”, “tesoro nascosto”, “battaglia”, “scabbia”, “amanti” – gli altri raccontano ognuno la sua storia di lupi, di sorelle, di tesori, di scabbia, di amanti, di battaglie. E tu sai che nel lungo viaggio che ti attende, quando per restare sveglio al dondolio del cammello o della giunca ci si mette a ripensare tutti i propri ricordi a uno a uno, il tuo lupo sarà diventato un altro lupo, tua sorella una sorella diversa, la tua battaglia altre battaglie, al ritorno da Eufemia, la città in cui ci si scambia la memoria a ogni solstizio e a ogni equinozio.
ZOBEIDE
Le città e il desiderio. 5.
Monotipo B/N colorato in acrilico
Carta Fabriano FA4 21,5 x 29,5 cm
Inciso 15 x 22,5 cm
Videro una donna correre di notte per una città sconosciuta, da dietro, coi capelli lunghi, ed era nuda. Sognarono d’inseguirla, ma ognuno la perdette. Dopo il sogno andarono cercando quella città; non la trovarono e decisero di costruire una città come nel sogno. Questa è Zobeide. Nella disposizione delle strade ognuno rifece il percorso del suo inseguimento; nel punto in cui aveva perso le tracce della fuggitiva costruì mura in modo che non gli potesse più scappare. Ma nessuno di loro, né nel sonno né da sveglio, vide mai più la donna.
EUSAPIA
Le città e i morti. 3.
Monotipo B/N colorato in acrilico
Carta Fabriano FA4 21,5 x 29,5 cm
Inciso 15 x 22,5 cm
Gli abitanti di Eusapia hanno costruito una copia identica della loro città sottoterra. Nella necropoli, l’orologiaio, in mezzo a tutti gli orologi fermi della sua bottega, accosta un’orecchia incartapecorita a una pendola scordata. Ad accompagnare giù i morti ci pensa una confraternita di incappucciati. Nessun altro ha accesso all’Eusapia dei morti e tutto quello che si sa di laggiù si sa di loro. E i vivi, tutto quello che gli incappucciati raccontano delle novità dei morti, vogliono farlo anche loro. Così l’Eusapia dei vivi ha preso a copiare la sua copia sotterranea. Dicono che in realtà sarebbero stati i morti a costruire l’Eusapia di sopra e che nelle due città gemelle non ci sia più modo di sapere quali sono i vivi e quali i morti.
ANDRIA
Le città e il cielo. 5.
Monotipo B/N colorato in acrilico
Carta Fabriano FA4 21,5 x 29,5 cm
Inciso 15 x 22,5 cm
Ad Andria, gli edifici e i luoghi della vita in comune ripetono l’ordine delle costellazioni e la posizione degli astri più luminosi: Antares, Alpheratz, Capella, le Cefeidi.